Insieme alla vetta…

Quando la giornata la programmi in un modo ma finisce poi in tutt’altro!
Ecco, credo non ci sia introduzione migliore per descrivere la strepitosa giornata di ieri!
La nostra idea iniziale era quella di fare una passeggiata semplice, senza particolari difficoltà e quindi ci siamo avventurati nell’incantevole Val Campo di Dentro per raggiungere il rifugio Tre Scarperi.
La Val Campo di Dentro si trova a metà strada tra San Candido e Sesto ed è una delle più belle vallate di tutto l’Alto Adige dove potrete ammirare immense distese di larici, tante incantevoli baite, imponenti vette ed un panorama che piano piano si trasforma in un bell’anfiteatro roccioso.
La strada che dal parcheggio porta all’ingresso della valle in estate è chiusa al traffico, per cui parcheggiamo subito l’auto e prendiamo la navetta che ci porta all’inizio della nostra camminata.
In circa mezz’ora, immersi in un paesaggio straordinario, raggiungiamo rifugio Tre Scarperi ed è proprio qua che la giornata prende un’altra piega!


Arrivate al pianoro del rifugio c’è un cartello, probabilmente poco significativo per la maggior parte delle persone, ma non per me ed Elena: il cartello indica Rifugio Locatelli 2h40.
Dovete sapere che cinque anni fa, proprio quel cartello, ci fece compiere una delle più belle escursioni mai fatte e che, ancora oggi, come potrete notare, è impressa nel mio cuore ed in quello della mia bimba!
Faccio però finta di non vederlo questa volta, mi allontano e porto la piccola a vedere i giochi del rifugio.
Ma quel cartello sembra proprio chiamarti e quindi decidiamo di inoltrarci un po’ nel bosco e seguirlo brevemente.
Mossa azzardata!! Perché arrivate alla fine del pianoro, quando ci ritroviamo a camminare sul ghiaione che porta all’attacco della salita per raggiungere il rifugio Locatelli a me ed Elena basta uno sguardo 👀
Uno sguardo che vale più di mille parole: ci proviamo di nuovo?
Le esitazioni ci sono questa volta: ce la farò? Ho cinque anni in più nelle gambe, nella testa e soprattutto nello spirito.
Ma in questo momento sembra sparire tutto, c’è solo la voglia di rifare quella salita e di arrivare in quello che è il nostro posto del cuore.
Lasciamo quindi la piccola con il papà (nonostante i suoi pianti per salire tutti insieme ma è ancora troppo presto) ed iniziamo quella che sarà una salita impegnativa ma che ci regalerà un’emozione unica ed indescrivibile.
La prima parte della salita avviene nel bosco, si guadagna quota in poco tempo e lo strappo si fa subito sentire: del resto qualche metro di dislivello lo dobbiamo pur fare!!
Uscite dal bosco l’ambiente inizia a cambiare, ci troviamo a camminare su sassi e pietra.
Guardando a valle ci accorgiamo di quanto siamo salite, ma manca ancora un bel tratto prima di poter scorgere le Tre Cime.
La fatica si sente, eccome se si sente. Un ultimo sforzo, gli ultimi gradoni, le ultime passerelle in legno e poi…. la meraviglia 🤩

Eccole, spuntare maestose all’orizzonte… in questo preciso momento tutta la fatica sparisce ed il cuore si gonfia di gioia.
È difficile descrivere quello che si prova davanti ad uno spettacolo simile, è una scarica di adrenalina pura!!
Cerchiamo di godere del paesaggio il più possibile, prima di iniziare la lunga discesa di circa due ore e mezza lungo il sentiero n.102 che ci porterà, attraverso la Valle Rinbon prima e la Valle della Rienza dopo, al parcheggio accanto al lago di Landro.

Cos’altro aggiungere? Le immagini parlano da sole!

Ahhhh… non c’è una parte del corpo che non mi faccia male stasera, ma gli occhi e il cuore sono pieni di meraviglia e di ricordi indelebili ♥️

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